Venerdì 3 Maggio 2024
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Antiquarium

  • Sabato, 24 Maggio 2014 00:00

L’Antiquarium comunale racchiude gli elementi caratteristici della presenza dell’uomo nel territorio di Corciano. Alla presentazione tradizionale di materiali secondo percorsi espositivi classici si aggiunge l’idea del “museo diffuso”, che considera oggetto di esposizione un intero ambito territoriale, indagato e presentato nei suoi vari e molteplici aspetti costitutivi. Il percorso espositivo, pur essendo prevalentemente cronologico e suddiviso nei principali temi culturali, indica le forme nelle quali l’uomo ha influenzato l’ambiente in cui ha vissuto, le sue realizzazioni, la sua economia, la sua religiosità, le sue relazioni con gli altri uomini e con il potere politico.

Apertura:
Gennaio/Dicembre
tutti i giorni dalle 10.00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00


Per informazioni e prenotazioni
 0039 075 5188260/255
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PREZZI: intero 3,00 €, adulti oltre 65 anni e gruppi oltre 20 persone 2,50€

Paleontologia
La visita dell’Antiquarium inizia con la sezione paleontologica. I resti fossili di ammoniti mesozoici di Migiana (Giurassico inferiore) e quelli di mammiferi quaternari di Ellera (Pleistocene inferiore), accompagnati da un aggiornato apparato didattico, illustrano due lontane e importanti tappe della storia del territorio di Corciano.

Preistoria e Protostoria
Nell’assenza di testimonianze riferibili al territorio di Corciano, la Collezione Augusto Mori, costituita principalmente da manufatti litici raccolti in varie località della regione, offre un interessante quadro dell’Umbria preistorica. I materiali più significativi sono stati raccolti nei pressi di Sant’Egidio (Assisi) ed appartengono a due gruppi principali, uno riferibile al Paleolitico superiore,
l’altro all’età del Rame.
Nell’età del Bronzo il territorio di Corciano svolse un ruolo di collegamento tra Perugia e il lago Trasimeno, dove sono state rinvenute significative testimonianze di questo periodo. Nella prima età del Ferro, tra Perugia e il lago Trasimeno si affermò
quella che viene abitualmente definita “Cultura Villanoviana”, caratterizzata da un patrimonio di decorazioni geometriche incise sulle pareti dei vasi, disposte a sottolinearne le varie parti.

Archeologia Classica
Nell’aprile del 1812, nei pressi di Castel San Mariano, fu rinvenuta in circostanze fortuite una ingente quantità di bronzi di età arcaica appartenenti alla sepoltura o, forse, al ricco deposito di potenti personaggi. Accanto ad un imponente armamentario
per la preparazione dei cibi, per il banchetto e ad una serie di strumenti di uso personale, spiccano gli elementi di rivestimento di tre carri, due currus ed un carpentum, simboli di ricchezza e di potere.
Il sarcofago delle Volpaie appartiene ad una tipologia di monumenti realizzata con una varietà di calcare, nota come pietra fetida, diffusa nei territori di Chianciano, Chiusi, Cetona e Sarteano. Sarcofagi in pietra fetida sono presenti in varie località dell’Etruria interna; la loro produzione viene fatta risalire all’area chiusina a partire già dalla fine del VI sec. a.C., con massima fioritura nel V sec. a.C. ed una limitata ripresa tra la fine del IV e la metà del III sec. a.C.
Sviluppatisi lungo le principali vie di comunicazione e al culmine dei rilievi, i santuari erano semplici recinti o altari dedicati alle divinità, alle quali venivano offerti voti a tutela della salute del corpo, della fecondità e del benessere degli allevamenti.
La necropoli ellenistica di Strozzacapponi-Fosso Rigo, collegata ad un villaggio “operaio” sviluppatosi lungo la via di comunicazione tra Perugia e Chiusi, fu organizzata secondo schemi urbanistici precisi, con tombe omogenee per tipologia costruttiva e cronologia, con corredi di livello modesto ed uniformi. Nell’Antiquarium si presentano le ricostruzioni di tre sepolture, con i materiali di corredo collocati nella posizione originaria.
La presenza romana nel territorio fu intensa e favorita da un articolato sistema di strade che aveva nella via Amerina l’asse di riferimento. Il carattere etrusco dei costumi, dei riti e dei monumenti restò inalterato fino alla vigilia del definitivo prevalere di Roma, in seguito agli avvenimenti che segnarono profondamente il territorio nel I sec. a.C.

 




Letto 31822 volte Ultima modifica il Venerdì, 16 Agosto 2019 07:05

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